“Chi viene dall’alto.” Di Agata Basile

Gv 3, 31-36)

“Chi viene dall’alto”

La conoscenza di Dio pone all’uomo il dubbio.

Ma è attraverso il dubbio che l’uomo ricerca.

E per mezza della ricerca egli arriva a Dio!

La conoscenza di Dio è lo stesso Dio!

A.🌹

Questa frase del Vangelo è una Testimonianza alla incredulità di una cosa “inspiegabile”.

“Eppure”

Gesù stesso sembra incredulo, tanto da spiegare ampiamente cosa sia la “Testimonianza”.

Eppure nessuno la accetta la sua testimonianza.

Che di fatto  è la più elementare  e logica.

Gesù si meraviglia che nessuno accolga la sua testimonianza come vera. 

Eppure egli viene dall’alto!

E allora scompone la sapienza di Nicodemo, la sua conoscenza di Dio, come fosse un articolato di una frase, e si propone come il solo che conosce e che può parlare e dunque può testimoniare di Dio: egli infatti non solo viene dall’alto, ma è il Figlio di Dio che di conseguenza è il Padre. 

E in questa relazione li unisce l’Amore (il Padre ama così tanto che per amore “sgorga” tutto il suo Spirito, “Senza misura!” 

Troppo per Nicodemo! 

Questo  tempo di Pasqua è il tempo in cui siamo  chiamati a svelare il mistero di Dio, della vita di Cristo suo figlio, divenendone partecipi.

Eppure..

Eppure occorre essere smisurati nel donarsi per comprendere.

E credere!

Perché se credi nel Signore sarai un uomo salvo.

“Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui.”

~~

In foto 

Caravaggio 

L’incredulità di San Tommaso.

Olio su tela

1600 circa

Copia originale custodita alla Galleria d’arte civica di Postdam (Germania)

(Un’altra copia agli Uffizi paternità attribuita a. )

“Colui che vien dall’alto è sopra tutti; colui che vien dalla terra è della terra e parla com’essendo della terra; colui che vien dal cielo è sopra tutti.”

Egli rende testimonianza di quel che ha veduto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza.”

Questo passo del Vangelo mi ha condotto ad un’opera d’Arte molto  significativa di Caravaggio, dove  ” la testimonianza”  è la protagonista principale.

Pietas.

È la testimonianza di Cristo di fronte alla incredulità di Tommaso.

Tommaso, siamo noi uomini, che nel giungere a Dio, intraprendiamo una strada piena di dubbi che abbisognano di “testimonianza” per essere supportati a credere.

Nel passo del Vangelo che ho citato Gesù sembra meravigliarsi di dovere dare una testimonianza per far credere.

Nell’opera di Caravaggio invece Gesù è nell’atto di “offrire”se stesso come Testimonianza.

Dunque, l’offerta totale di se stesso, il dono dell’Amore che trabocca il suo stesso Spirito!

Gesù offre se stesso.

Egli è figlio di quel Dio che vuole testimoniare agli uomini.

Dunque, testimoniando sè come figlio,  testimonia un Padre. E donando senza misura la sua “testimonianza”, diventa Spirito.

L’opera in Analisi oggi, è giocata sulla luce, caratteristica di Michelangelo Merisi.

I personaggi sono raggruppati davanti alla figura di Gesù, formando un unico soggetto che è il dubbio. Ma che è al tempo stesso la ricerca.

L’atto di Gesù di offrirsi alle dita di Tommaso, è l’atto della donazione del suo stesso spirito, oltre misura appunto.

Il capo di Gesù è reclinato con amore verso quel dubbio e verso la sua stessa testimonianza della trinità.

Addirittura Gesù prende la mano di Tommaso nella sua e la conduce introducendola nella sua ferita aperta.

È l’atto stesso, un accertare “l’esattezza “

di uno di quei “misteri’ che lascerebbe l’uomo incredulo.

Il gruppetto di figure rappresenta molto bene la incredulità che conduce alla via della verità e dunque alla Fede.

In questa Opera è molto forte l’elemento iconografico della Passione.

Gesù scopre la sua veste attorno alle sue ferite perché gli uomini vedano e credano a colui il quale viene dall’alto.

Spaesati come Nicodemo,saremo condotti a Dio proprio grazie alle nostre confusioni, che troveranno risposta nell’Amore che Dio Padre ci dona, e che è la nostra 

FEDE 

Beatevi!

Agata Basile 🌹

Poscritto:

Chiedo scusa se non so citare bene i versetti, ancora non ho capito bene, ma imparerò.

Più importante è per me capire i significati nascosti nella Parola.

Pubblicato da Agata Basile

Consulente d'Arte, esperta in Analisi e Semiotica dell'Opera d'Arte.

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